Aperta dall’8 luglio la piattaforma su Invitalia per chiedere il contributo specifico per i privati per l’installazione di colonnine domestiche di ricarica in abitazioni singole e condomini.
Per il 2024, lo stanziamento previsto è di 20 milioni di euro. Saranno ammissibili al contributo le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera dell’infrastruttura di ricarica, dai soggetti beneficiari con modalità tracciabili, a partire dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2024.
Cos’è e cosa prevede
Il Bonus Colonnine domestiche sostiene l’acquisto e l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica effettuati da persone fisiche e condomìni, in attuazione di quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 agosto 2022 (articolo 1, comma 1, lett. a) e dall’art. 12, comma 3 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito con modificazioni con legge 24 febbraio 2023, n. 14).
Il contributo in conto capitale è concesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le PMI), come rimborso dell’80% del prezzo di acquisto e posa in opera delle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. La misura è gestita da Invitalia.
Il limite del contributo è stato fissato a 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Come funziona e chi ne può usufruire
Possono beneficiare del bonus colonnine domestiche le persone fisiche residenti in Italia e i condomìni. Il contributo pari all’80% sostiene con effetto retroattivo, le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per l’acquisto e la messa in posa, già effettuata, di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici, inclusi:
• Acquisto e installazione delle infrastrutture di ricarica (colonnine, wallbox);
• Spese per impianti elettrici e opere edili necessarie;
• Dispositivi di monitoraggio e connessione alla rete elettrica;
• Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le infrastrutture di ricarica devono essere:
• Nuove di fabbrica;
• Di potenza standard;
• Collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari;
• Realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008.
Oltre ai predetti requisiti le infrastrutture di ricarica devono:
• Essere ad esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico, nel caso in cui il contributo sia richiesto da una persona fisica;
• Essere destinate all’utilizzo collettivo da parte dei condòmini e non accessibili al pubblico nel caso in cui il contributo sia richiesto da un condominio.
In ultimo, occorre precisare che i pagamenti dei titoli di spesa oggetto di richiesta di erogazione devono essere effettuati attraverso un conto corrente intestato al soggetto beneficiario ed esclusivamente con una di queste modalità:
• bonifici bancari oppure mediante SEPA Credit Transfer;
• carta di credito o di debito intestata al beneficiario del contributo.
Il contributo però non è cumulabile con altre agevolazioni.
Come presentare la Domanda per il Bonus Colonnine Elettriche Domestiche
Gli interessati possono presentare la domanda, per le spese sostenute per l’acquisto e la posa in opera dell’infrastruttura di ricarica (al momento della presentazione le spese devono essere documentate ai sensi di quanto previsto all’art. 7, comma 6, del decreto direttoriale del 12 giugno 2024), tramite la piattaforma online di Invitalia, accessibile con SPID, CIE o CNS, a partire dalle ore 12.00 dell’8 luglio 2024.
Una volta effettuato l’accesso, si potrà procedere alla compilazione del modulo digitale seguendo la procedura guidata (il perfezionamento richiede il possesso di una posta elettronica certificata (PEC) attiva).
La concessione del contributo, nel limite delle risorse finanziarie disponibili e nel rispetto dell’ordine cronologico di ricezione delle domande, avviene entro 90 giorni dal termine per la presentazione delle domande, attraverso un provvedimento cumulativo.
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