Costo, benefici e vantaggi di un impianto fotovoltaico da 6 Kilowatt
Grazie ai nuovi incentivi statali, ad una maggiore presa di coscienza ecologista da parte degli utenti e ad una sempre crescente esigenza di natura economica, stanno prendendo sempre più piede gli impianti fotovoltaici (che più che un costo costituiscono un vero e proprio investimento).
Esistono, sostanzialmente, tre tipi di impianti a seconda della potenza e della quantità di energia che devono produrre: quello da 2 kilowatt, quello da 3 kilowatt, certamente il più diffuso, e quello da 6 kilowatt.
Tralasciando i primi due, è bene porre l’accento sulla terza tipologia di impianto: quello da 6 kilowatt. Per il quale bisogna sottolineare che per poter installare un impianto di tale portata è necessario avere a disposizione uno spazio sufficiente (si calcola che un impianto da 6 kW montato su un tetto a falde possa aver bisogno di circa 50 mt/q di spazio).
Uno dei vantaggi di questo tipo di allestimento sta proprio nella quantità di energia che è in grado di produrre: un impianto del genere, infatti, genera in media 8000 kWh/anno (al sud Italia tale capacità può raggiungere anche i 9000 kWh/anno). Nello specifico la quantità di energia prodotta dipende da alcuni fattori come le condizioni climatiche, il livello di inclinazione dei pannelli e da come essi sono orientati.
C’è da aggiungere, inoltre, che chi sceglie un impianto da 6 kW, invece che uno da 3 kW, dovrà cercare di utilizzarlo, quanto più possibile, in modalità di autoconsumo, magari anche sostituendo alcuni apparecchi domestici a gas metano con altri elettrici. Per quanto riguarda i costi, va detto che, certamente, un impianto da 6kW, avrà un costo maggiore che, comunque, verrà ammortizzato negli anni.
Il prezzo effettivo dell’impianto dipenderà da alcuni fattori quali: il costo dei singoli moduli, il costo degli inverter e il costo dei lavori; nel definire la spesa effettiva divengono, attualmente, determinante gli incentivi fiscali dello Stato quali l’Ecobonus 50% – 65% e il Superbonus 110%.
Occorre precisare che quando si investe nel fotovoltaico non ha tanto importanza il prezzo in se quanto il tempo di rientro dell’investimento: come già accennato precedentemente in questo articolo, tale tempo subirà una rilevante riduzione se si sceglie di utilizzare l’impianto in modalità autoconsumo; per meglio spiegare: nell’ambito domestico l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico, specie se questo ha una portata di 6kW, può essere sfruttato non solo per l’uso degli elettrodomestici (come lavatrici, lavastoviglie e altro), ma anche per il riscaldamento, la cucina, e tutte quelle apparecchiature per le quali, in genere, viene usato il metano; in altri termini: se i tradizionali apparecchi a gas venissero sostituiti dai più moderni sistemi a risparmio energetico il costo più elevato di un impianto da 6kW sarebbe compensato da una maggiore produzione.
Entrando ancora più nello specifico, un impianto fotovoltaico da 6kW può costare circa 2.000 euro per Kw. Per fare un esempio: per un impianto con struttura in alluminio fissato su tetto inclinato, compresi tutti gli accessori, si può arrivare ad un prezzo pressappoco pari a 14.000 euro (importo indicativo), iva al 10% inclusa; Ma se si usano moduli ad inverter prodotti fuori dall’Europa, il prezzo potrà abbassarsi anche di 3.000 euro, arrivando a 11.000 euro (importo indicativo) Iva al 10% inclusa. I suddetti importi, di solito, comprendono la predisposizione della domanda al gestore locale per il collegamento dell’impianto alla rete elettrica Enel.
Per gli impianti di piccole dimensioni, generalmente, la questione delle autorizzazioni non costituisce un ostacolo: a meno che non si abbia a che fare con aree sottoposte a specifici vincoli paesaggistici, in tal caso sarà sufficiente una comunicazione all’ufficio tecnico del comune prima dell’inizio dei lavori, come avviene per le opere di manutenzione ordinaria. Gli importi menzionati non sono, generalmente, comprensivi delle spese per le autorizzazioni amministrative per l’esecuzione dei lavori. Nel costo complessivo del lavoro, inoltre, deve essere calcolata la spesa relativa ad un’assicurazione che protegga l’impianto da atti vandalici, furti e fenomeni atmosferici.
Infine, di contro, tra i benefici, vanno considerate le già citate detrazioni fiscali: di un impianto di 6kW che costa 13.000 euro ne saranno, effettivamente, pagate la metà (6.500 euro) con sconto in fattura, se si usufruisce del Ecobonus, ancora meno o nulla se si usufruisce del Superbonus 110%.