E-mobility: l’infrastruttura di ricarica delle auto elettriche
La mobilità elettrica rappresenta un fattore essenziale per la transizione energetica da dover affrontare nei prossimi anni. Certamente, con gli incentivi statali, l’incidenza del parco circolante elettrificato in Italia è tornato a crescere.
Dopo la frenata del 2020 per i timori legati all’epidemia, sono tornati a correre anche tutti i trasporti smart, monopattini, bike e scooter, che rappresentano il 90% dei veicoli in sharing e le auto elettriche. Per quanto riguarda i punti ricarica dei veicoli elettrici a uso pubblico, fondamentali per un incremento del trasporto elettrico, si attestano ai primi sei mesi del 2021 ad oltre 23.000 stazioni con un incremento del 20%. Ciò ha spinto i principali produttori ed installatori ad ampliare la gamma dei prodotti e servizi e l’offerta di pacchetti di installazione (fotovoltaico, accumulo e colonnina).
Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima fissa al 2030 l’obiettivo di un parco circolante di auto elettriche pari a 6 milioni di unità in Italia, obiettivo decisamente ambizioso. Inoltre secondo il Green Deal europeo entro il 2035 non saranno più vendute auto a combustione fossile, quindi ci sarà una graduale sostituzione con quelle a zero emissioni.
Dunque, legato a doppio filo con il mercato delle auto elettriche è certamente quello delle colonnine di ricarica e la cui diffusione nel breve periodo subirà una fortissima accelerazione.
A fine giugno 2021, in Italia, risultano installati 23.275 punti di ricarica pubblici. La Lombardia con 4130 punti di ricarica è la Regione con la maggiore diffusione, e da sola possiede il 18% di tutte le installazioni. In ordine seguono Piemonte, Lazio ed Emilia Romagna, il Veneto e la Toscana. Queste sei regioni complessivamente coprono il 65% del totale dei punti in Italia.
In media l’80% delle stazioni di ricarica è collocato su suolo pubblico mentre il restante 20% su suolo privato ad uso pubblico. Difatti offrire un servizio di questo tipo, per gli esercizi commerciali (ipermercati, parchi commerciali, negozi, …) o di accoglienza (ristoranti, bar, hotel, …), alla propria clientela è divenuto un grande vantaggio competitivo sulla concorrenza.
Non va dimenticata la pubblica amministrazione, altro importante bacino di utenza. La sensibilità sulle tematiche ambientali, in crescita, ha facilitato i processi autorizzativi per l’ottenimento delle concessioni sul suolo pubblico, anche considerando che la mobilità elettrica è un elemento cruciale della transizione energetica, e probabilmente quella maggiormente concreta. Oltretutto, 60 milioni di italiani solo di 40 questi vivono in condomini perciò non tutti gli italiani dispongono di uno spazio privato o un garage nel quale installare una colonnina di ricarica con potenza sufficiente.
Diversamente per i privati, che necessitano di dotarsi di una wallbox di ricarica in seguito all’acquisto di un veicolo elettrico, va menzionato anche che con l’approvazione dell’ultima Legge Bilancio sono subentrate, tra le altre, alcune modifiche importanti sul Superbonus 110% che è quindi applicabile all’installazione di sistemi di ricarica per auto elettriche, un beneficio ottenibile solo in abbinamento ad un intervento “trainante”.
Quindi lo scenario diventa ancora più interessante installando una colonnina di ricarica con pacchetti completi, che includono anche i moduli fotovoltaici e i sistemi di accumulo. In questo modo, sarà possibile ricaricare solo con energia rinnovabile ed evitare prelievi da Rete ed ottenere gli incentivi previsti.
Si rende evidente l’intenzione di puntare sempre più ad un Mondo ecosostenibile, dando al singolo una sempre maggiore possibilità di rendersi quanto più indipendente dalla rete elettrica e di produrre, accumulare e usare l’energia elettrica pulita secondo gli usi che più fanno comodo.